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Confronto di Roblox, Minecraft e Fortnite per la sicurezza (11–13 anni)

Questa è una indagine prodotto con Chat GPT Plus Deep Research su ROBLOX, MINECRAFT e FORTNITE, con particolare attenzione alla sicurezza per ragazzi tra gli 11 e i 13 anni.

ATTENZIONE

Non tutti hanno accesso a questo strumento di analisi approfondita, quindi ho voluto pubblicare questo resoconto al fine di aiutare i genitori che non masticano queste cose.

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I dati e i riassunti indicati di seguito sono il frutto dell’analisi fatta da intelligenza artificiale recuperando dati dalla banca dati di addestramento del modello IA e dagli articoli di dominio pubblico trovati in rete dal modello IA stesso. Non ho nessun controllo su queste informazioni e queste ultime potrebbero cambiare velocemente, quindi se doveste trovare inesattezze non esitate a scrivermi al fine di avere questo articolo sempre aggiornato e più veritiero possibile.

Analisi per ciascun gioco comprenderà:

  1. Il genere e le caratteristiche principali del gameplay

  2. I meccanismi di controllo parentale disponibili

  3. Le possibilità di interazione con sconosciuti (chat testuale, vocale, ecc.)

  4. La presenza di contenuti potenzialmente inappropriati creati dagli utenti

  5. La classificazione PEGI (o equivalente)

Ecco cosa è emerso.

I videogiochi Roblox, Minecraft e Fortnite sono tra i più popolari tra i ragazzi di 11–13 anni. Ognuno offre esperienze di gioco diverse – dalla creatività libera al combattimento competitivo – ma condividono una forte componente online e sociale. Questo aspetto pone sfide di sicurezza per i preadolescenti. Di seguito analizziamo ciascun gioco in termini di caratteristiche, controlli parentali, interazione con sconosciuti, contenuti potenzialmente inappropriati generati dagli utenti e classificazione PEGI (Pan European Game Information), con particolare attenzione a come garantire un’esperienza adatta e sicura per i ragazzi di 11–13 anni.

Roblox

Descrizione: Roblox non è un singolo gioco, ma una piattaforma online che ospita milioni di mini-giochi creati dagli utenti stessi. I generi spaziano dall’avventura al simulatore, dai giochi di ruolo ai percorsi a ostacoli. I giocatori creano un avatar e possono esplorare liberamente queste “esperienze” create dalla comunità. Lo stile grafico è a misura di bambino (simile a personaggi Lego) e la violenza, quando presente, è solitamente cartoon e poco realistica. Roblox incoraggia la componente sociale: i ragazzi possono giocare insieme, comunicare via chat e aggiungere amici.

Controlli parentali: Roblox offre diverse impostazioni di sicurezza per tutelare gli utenti più giovani. È fondamentale registrare l’account con la vera data di nascita del bambino, perché l’account <13 anni attiva automaticamente misure di protezione aggiuntive (Funzioni di Sicurezza: Chat, Privacy e Filtri – Supporto Roblox). I genitori possono abilitare la modalità “Restrizioni account”, che limita l’accesso solo ai giochi espressamente curati dallo staff di Roblox (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters). Inoltre, tramite le impostazioni Privacy è possibile decidere chi può contattare o invitare il minore: ad esempio, si possono disabilitare o limitare le chat (sia testuali che vocali) solo agli amici approvati, o bloccarle del tutto (Funzioni di Sicurezza: Chat, Privacy e Filtri – Supporto Roblox). Dal 2025 Roblox ha introdotto controlli parentali ancora più granulari, dando ai genitori la possibilità di approvare manualmente le richieste di amicizia o l’accesso a determinate esperienze per gli under-13, nonché di bloccare specifici giochi o utenti indesiderati (Nuovi strumenti per i genitori per personalizzare l’esperienza dei loro figli su Roblox) (Nuovi strumenti per i genitori per personalizzare l’esperienza dei loro figli su Roblox). Tutte queste impostazioni possono essere protette da un PIN parentale per evitare che il ragazzo le modifichi. I genitori hanno anche accesso a log e cronologie: possono monitorare la lista amici, la cronologia delle chat e dei giochi giocati dall’account del figlio (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters) (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters).

Interazione con sconosciuti: Di default, Roblox è un ambiente aperto: i ragazzi possono incontrare e giocare con utenti di tutto il mondo. La piattaforma include chat testuale all’interno dei giochi e un sistema di messaggistica privata (DM). Tuttavia, tutte le chat testuali sono filtrate da Roblox per bloccare volgarità e informazioni personali (come nomi, numeri di telefono, indirizzi) (Funzioni di Sicurezza: Chat, Privacy e Filtri – Supporto Roblox). Per gli utenti sotto i 13 anni il filtro è estremamente restrittivo: non possono vedere né inviare messaggi con parole non adatte o dettagli personali (Funzioni di Sicurezza: Chat, Privacy e Filtri – Supporto Roblox). La chat vocale su Roblox esiste ma è opzionale e limitata ai giocatori di almeno 13 anni che abbiano verificato la propria età con un documento; inoltre, è disponibile solo in determinati giochi e può essere disattivata dai genitori. Roblox ha recentemente limitato i messaggi privati: gli under-13 non possono più scambiare DM liberamente, tranne che in giochi specifici e approvati (Roblox diventa più sicuro, quali restrizioni per gli under 13 – FASTWEBPLUS) (Roblox diventa più sicuro, quali restrizioni per gli under 13 – FASTWEBPLUS). In ogni caso, le impostazioni permettono di configurare chi può inviare messaggi, inviti a giochi o richieste di amicizia (ad esempio: “solo amici”, “amici degli amici” o “nessuno”) (Funzioni di Sicurezza: Chat, Privacy e Filtri – Supporto Roblox). Rimane comunque possibile ricevere richieste d’amicizia da sconosciuti; per questo, gli esperti consigliano ai genitori di supervisionare periodicamente la lista delle richieste in sospeso e le nuove amicizie per evitare contatti indesiderati (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters). In sintesi, senza adeguati controlli un bambino su Roblox può interagire con estranei tramite chat testuale (filtrata) e, se abilitata, vocale; è quindi importante utilizzare le impostazioni per limitare con chi e come può comunicare.

Contenuti degli utenti: Il grande punto di forza di Roblox – i contenuti generati dagli utenti – è anche il principale rischio. Chiunque può creare un gioco su Roblox, e sebbene vi siano Linee Guida della Community e filtri automatici, la varietà è enorme. Ci sono giochi adatti a tutte le età e molto educativi, ma anche esperienze con violenza maggiore, temi horror o elementi non adatti a un pubblico giovane. Ad esempio, esistono giochi di tiro in prima persona, simulazioni di disastri, storie dell’orrore e così via. Roblox dichiara di filtrare e controllare i nuovi giochi per individuare immagini improprie o volgarità (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters), ma dati i milioni di contenuti è possibile che alcuni sfuggano ai controlli iniziali. In passato sono stati segnalati casi di giochi creati appositamente per simulare contenuti sessuali (“condo games”), che violano le regole e vengono rimossi appena individuati (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters). Anche in giochi non esplicitamente malintenzionati, i ragazzi potrebbero imbattersi in linguaggio inappropriato da parte di altri utenti (ad esempio insulti o turpiloquio in chat, aggirando i filtri tramite creatività ortografica). Roblox ha introdotto un sistema di classificazione interna per fasce d’età dei contenuti: gli sviluppatori devono etichettare le loro creazioni come adatte a Tutti, 9+ o 13+, in base alla presenza di violenza o elementi maturi (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters). Ad esempio, contenuti 13+ possono includere violenza più frequente o una piccola quantità di sangue realistico (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters). Il sistema cercherà di impedire l’accesso ai giochi 13+ agli account di età inferiore (a meno che un genitore non dia esplicito consenso). Nonostante queste misure, in un ambiente user-generated è cruciale la supervisione: i genitori dovrebbero parlare con i figli di ciò che fanno online e incoraggiare i ragazzi a segnalare qualsiasi esperienza o utente che li faccia sentire a disagio.

Classificazione PEGI: Valutare Roblox con un singolo rating è complesso proprio per la natura mutevole dei suoi contenuti. In Europa, Roblox inizialmente era stato valutato PEGI 7 (adatto dai 7 anni in su) per violenza non realistica e lieve in un contesto adatto ai bambini (Guida per famiglie ai giochi Roblox – Internet Matters). Tuttavia, PEGI ha rivisto questa classificazione etichettando Roblox come “Parental Guidance Recommended” – cioè si raccomanda la supervisione di un adulto – a causa della grande quantità di contenuti generati dagli utenti e della variabilità degli stessi (Cos’è Roblox? Guida alla sicurezza per i genitori | Internet Matters). In pratica, significa che l’esperienza può variare: un bambino potrebbe usare Roblox in modo del tutto appropriato per la sua età (giocando a titoli innocui), oppure imbattersi in giochi o persone meno adatte. Negli store digitali, spesso Roblox è indicato 12+; ad esempio su Apple App Store è 12+ per “Rare/Moderate Cartoon Violence”. In Italia non esiste un ente locale distinto da PEGI, quindi Roblox non ha un bollino numerico ufficiale uniforme – viene lasciato al giudizio dei genitori capire se è adatto, sapendo che con le giuste impostazioni può essere reso sicuro anche per under-13. In sintesi: contenuti generalmente per ragazzi, ma attenzione costante ai contenuti specifici fruiti dal bambino.

Minecraft

Descrizione: Minecraft è un videogioco sandbox di costruzione e avventura. I giocatori si trovano in un mondo fatto di blocchi 3D e possono raccogliere risorse, costruire strutture e affrontare creature ostili. Il gioco offre varie modalità: la Modalità Creativa (risorse infinite e nessun pericolo, ideale per esprimere creatività) e la Modalità Sopravvivenza (bisogna procacciarsi materiali, cibo e difendersi da nemici come zombie e scheletri). Minecraft è noto per la sua grafica volutamente pixelata e il tono relativamente tranquillo: violenza molto stilizzata (colpire i mostri li fa semplicemente scomparire in una nuvola) e nessun contenuto adulto preimpostato. Uscito nel 2011, è diventato il gioco più venduto di tutti i tempi e vanta un’enorme comunità globale. Si può giocare in singolo o in multiplayer: i ragazzi possono esplorare mondi insieme ad amici o altre persone, sia creando piccoli server privati sia accedendo a server pubblici ospitati da terze parti.

Controlli parentali: Minecraft in sé ha funzionalità di parental control limitate, ma essendo di proprietà Microsoft, utilizza il sistema di account famiglia Microsoft per gestire le esperienze dei minori. Quando un bambino gioca a Minecraft su console o PC con il proprio account (ad esempio account Xbox/Microsoft), se l’età è sotto una certa soglia (nel Regno Unito, sotto i 16 anni) vengono applicate automaticamente impostazioni di protezione standard (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). I genitori possono collegare l’account del figlio al proprio account Microsoft per gestire queste impostazioni (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). Tra i controlli disponibili ci sono: la disattivazione del multiplayer online (il bambino potrebbe così giocare solo offline in singolo, evitando qualunque contatto esterno) (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters); oppure, se si consente il multiplayer, si può attivare un filtro chat che censura automaticamente volgarità nel testo (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). È anche possibile mutare giocatori specifici o disabilitare del tutto la chat testuale in gioco (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). Non essendoci chat vocale integrata in Minecraft, non c’è il problema del controllo del voice chat (eventuali comunicazioni vocali avvengono tramite canali esterni, come chiamate Discord o party chat della console, che hanno i loro set di controlli separati). Altri aspetti, come limitare il tempo di gioco o gli acquisti in-game, non sono direttamente configurabili in Minecraft ma devono essere gestiti attraverso le impostazioni della piattaforma su cui si gioca (es. controllo genitori della console o limitazioni dello screen time via Microsoft Family Safety) (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). In Minecraft Bedrock Edition (versione console/mobile/Windows 10), per giocare online su server pubblici ufficiali, l’account del minore deve avere il permesso di multiplayer accordato dal genitore. Inoltre, Microsoft consente di utilizzare Realms, server privati a invito, dove un genitore può controllare chi vi accede. In breve, Minecraft permette ai genitori almeno di bloccare l’online o filtrare la chat, ma non ha un pannello di parental control interno esteso quanto Roblox o Fortnite.

Interazione con sconosciuti: Di per sé Minecraft non obbliga a interagire con estranei – un ragazzo potrebbe divertirsi in modalità singolo offline o in un server locale con amici che conosce. Tuttavia, uno degli aspetti più divertenti per molti è il multiplayer su server pubblici dove chiunque può connettersi. In questi server (spesso a tema, ad esempio server di mini-giochi, modalità Hunger Games, creativi condivisi, ecc.) i ragazzi possono trovarsi a giocare con sconosciuti di ogni età. L’interazione avviene prevalentemente tramite chat testuale in-game: i messaggi inviati sono visibili a tutti i giocatori presenti sul server (a meno che si usino comandi per messaggi privati detti “whisper” rivolti a un utente specifico) (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). Non c’è chat vocale integrata in Minecraft, quindi il rischio di comunicazioni vocali improprie è legato solo a eventuali strumenti esterni. I server pubblici possono variare molto in termini di moderazione: alcuni (specialmente i server ufficiali o più famosi) hanno moderatori e filtri per impedire linguaggio offensivo in chat e punire comportamenti scorretti; altri server più amatoriali potrebbero avere meno controllo. Inoltre, essendo ambienti aperti, nulla impedisce a giocatori estranei di provare a instaurare un contatto con un ragazzo tramite chat – ad esempio chiedendo informazioni personali o invitandolo su altre piattaforme. Il consiglio generale è di evitare che preadolescenti frequentino server pubblici non supervisionati (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters) (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). Minecraft offre però soluzioni di gioco sicure: si possono creare mondi privati a cui si accede solo su invito (ad esempio usando Minecraft Realms, il servizio di server privati a pagamento gestito da Mojang/Microsoft, oppure impostando una partita LAN solo con amici). In questi casi, il ragazzo gioca online ma solo con persone conosciute (amici di scuola, parenti, ecc.), riducendo drasticamente i rischi. In sintesi, l’interazione con sconosciuti in Minecraft avviene solo se si entra volontariamente in contesti pubblici online; i genitori possono e dovrebbero controllare quali server il figlio frequenta, magari limitando l’accesso ai soli server approvati o preferendo il gioco con amici reali. Importante sottolineare: anche senza chat vocale, la chat testuale può esporre i ragazzi a linguaggio volgare o richieste inopportune, quindi se si consente il multiplayer pubblico è bene attivare i filtri e fare attenzione.

Contenuti degli utenti: Minecraft “liscio” (il gioco base) non contiene contenuti maturi: non ci sono riferimenti a sesso, droghe, linguaggio adulto o violenza grafica. I potenziali contenuti inappropriati arrivano anch’essi dall’user-generated content, ma in modo diverso da Roblox. In Minecraft gli utenti non creano giochi completi, però possono personalizzare molto l’esperienza tramite creazioni e modifiche: ad esempio, su un server pubblico i giocatori possono costruire strutture di qualunque tipo. Ciò significa che un altro utente potrebbe costruire volutamente qualcosa di sconveniente (ad esempio, un monumento osceno) visibile agli altri sul server. Oppure potrebbe scrivere cartelli nel mondo di gioco con parolacce. Queste situazioni sono più probabili in server non moderati. Inoltre, esiste un’ampia scena di modding: sono disponibili su Internet mod (modifiche al gioco) create da utenti che aggiungono nuovi contenuti. Alcune mod aggiungono semplici miglioramenti o elementi fantasy innocui, ma altre possono introdurre tematiche inadatte – ad esempio mod che inseriscono armi da fuoco realistiche o addirittura elementi come alcol e droghe nel gioco (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). L’uso delle mod richiede però un po’ di competenza tecnica e di solito è più diffuso tra utenti leggermente più grandi; un bambino di 11-13 anni potrebbe non installare mod da solo senza aiuto. In ogni caso, i genitori dovrebbero sapere se il figlio sta usando mod e di che tipo. Un altro aspetto sono le avventure personalizzate: la community crea mappe avventura o minigiochi scaricabili; anche qui, nella stragrande maggioranza si tratta di contenuti adatti ai ragazzi, ma ce ne potrebbero essere alcuni con atmosfere horror o scherzi paurosi che potrebbero spaventare i più piccoli. In generale, Minecraft è considerato relativamente sicuro come contenuti, se giocato nelle modalità standard. I rischi maggiori sono indiretti: derivano dall’interazione con altri (come detto prima, chat non moderata) oppure dall’aggiunta di mod/server di terze parti. Per questo motivo, la raccomandazione comune è: per i più giovani meglio far giocare in single-player o in ambienti chiusi, e se vanno su server pubblici, assicurarsi che siano server affidabili e family-friendly (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters) (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters).

Classificazione PEGI: Minecraft ha una classificazione più lineare perché il contenuto base è noto e statico. PEGI assegna a Minecraft il rating 7+ (What is Minecraft? Parent guide | Internet Matters). Il motivo principale è la presenza di violenza fantasiosa (ad esempio combattere contro creature come zombie) seppur in grafica molto stilizzata, e la possibilità che alcune scene possano spaventare i bambini più piccoli (ad esempio l’apparizione improvvisa dei Creeper o l’ambientazione buia del Nether). Non c’è sangue né uccisioni realistiche, solo cartoon violence. L’ESRB (l’ente di classificazione nordamericano) lo valuta E10+ (Everyone 10 and up), allineato quindi a PEGI 7 (che corrisponde circa a “dai 7 anni in su, ma con la supervisione un bambino intorno ai 7-10 anni può giocare”). In pratica, i 7-8 anni potrebbero aver bisogno di aiuto per i contenuti di combattimento, mentre dagli 11-13 anni Minecraft è generalmente considerato adatto dal punto di vista del contenuto. Attenzione: PEGI specifica che la classificazione si riferisce ai contenuti di gioco offline; il gioco online “non è classificato” – il che significa che le interazioni tra utenti non ricadono sotto il PEGI. Questo vale per tutti e tre i giochi trattati qui: PEGI valuta la violenza/linguaggio del software, ma non può prevedere il comportamento degli utenti online. Perciò, sebbene Minecraft sia PEGI 7, un server online potrebbe esporre un ragazzo a linguaggio o situazioni da PEGI 16 se incontrasse persone maleducate. In conclusione, Minecraft è idoneo per 11-13enni come contenuto, con PEGI 7, a patto di gestire bene l’aspetto online.

Fortnite

Descrizione: Fortnite (modalità Battle Royale) è un gioco d’azione sparatutto multiplayer in terza persona, a tema fumettoso. Il concetto base vede 100 giocatori lanciati su un’isola che si sfidano finché rimane un solo vincitore (formula battle royale). Fortnite si distingue per il suo stile cartoon: pur essendo uno shooter, non mostra sangue o violenza realistica, i personaggi eliminati spariscono e l’atmosfera è da fumetto d’azione. Oltre al classico Battle Royale, Fortnite offre anche modalità di gioco aggiuntive: ad esempio Zero Build (senza la meccanica di costruzione), modalità a tempo limitato, e soprattutto la Modalità Creativa. In Fortnite Creativa, gli utenti possono creare le proprie “isole” personalizzate con minigiochi, percorsi, esperienze varie utilizzando gli strumenti di gioco (e dal 2023 anche l’Unreal Editor for Fortnite per contenuti più complessi). Esiste anche una modalità cooperativa PvE a parte chiamata Save the World (a pagamento) dove i giocatori combattono contro mostri controllati dal computer, ma è meno popolare tra gli 11-13enni rispetto al Battle Royale gratuito. Fortnite è free-to-play (gratuito per giocare) su tutte le piattaforme principali (PC, console, mobile), sostenuto da acquisti opzionali di costumi (skin) e pass stagionali. La community è enorme e globale; è molto facile trovare una partita in pochi secondi con giocatori di varie provenienze.

Controlli parentali: Fortnite ed Epic Games offrono un robusto sistema di parental control integrato. Tramite l’Epic Account Portal (accessibile via web) o direttamente nelle impostazioni di Fortnite, un genitore può impostare vari limiti all’account del figlio (Parental Controls) (Parental Controls). Questi includono:

  • Controllo delle chat (vocale e testuale): è possibile scegliere con chi il ragazzo può comunicare via voce o testo. Si può consentire la chat con tutti, solo con amici e compagni di squadra, solo con amici oppure disabilitarla completamente (Parental Controls) (Parental Controls). Ad esempio, si può impostare che il ragazzo possa parlare solo con i suoi amici Epic approvati e con i compagni di squadra nelle partite, ma non con altri giocatori sconosciuti fuori dalla squadra. È importante notare che per default Fortnite limita i più giovani: se l’account indica <10 anni, la chat massima consentita è “solo amici”; sotto 13 anni è “amici & compagni di squadra” (cioè non può parlare con tutti) (Parental Controls). Questo fa sì che un 11-12enne, senza intervento del genitore, abbia già la chat limitata ai soli amici e membri del team. Il genitore può comunque scegliere di restringere ulteriormente (ad esempio a Nessuno) o allentare quando il ragazzo cresce (Parental Controls). C’è anche un filtro per il linguaggio maturo nella chat testuale (per oscurare eventuali parolacce) (Parental Controls) (Parental Controls).

  • Richieste di amicizia e contenuti social: il genitore può decidere se bloccare o meno la possibilità di ricevere friend request da sconosciuti, richiedendo magari un PIN per autorizzare nuove amicizie. In generale, le funzioni social (chat, amici, profilo) sono controllabili via account Epic (Parental Controls) (Parental Controls). Epic Games, per conformità legale (COPPA negli USA e simili), adotta i “Cabined Accounts”: un minore di 13 anni che si registra senza approvazione genitoriale ottiene un account con funzionalità limitate finché un genitore non fornisce il consenso (What is Fortnite? Safety guide for parents | Internet Matters). Ciò significa che, ad esempio, un under-13 su Fortnite avrà disabilitato di default la chat vocale e altre interazioni finché un genitore non interviene per sbloccarle esplicitamente.

  • Filtri contenuti e spesa: Fortnite ora permette anche di impostare un limite all’accesso a contenuti in base alla classificazione. Ogni “isola” creata dagli utenti in modalità Creativa riceve una valutazione di età (come E, 10+, Teen) e i genitori possono far sì che l’account del figlio possa avviare solo giochi di una certa fascia o inferiore (A Parents’ Guide to Fortnite) (A Parents’ Guide to Fortnite). Ad esempio, un genitore può autorizzare solo contenuti classificati <13 anni e bloccare l’accesso al Battle Royale (che è classificato Teen 13+) (A Parents’ Guide to Fortnite). Inoltre, si può impostare un PIN per gli acquisti in modo che il ragazzo non possa spendere soldi (per skin o V-Bucks) senza permesso. Infine, Fortnite invia report via email ai genitori (se attivati) per segnalare le ore di gioco del figlio e le modifiche alle impostazioni di parental control (Parental Controls). In sintesi, Fortnite/Epic fornisce strumenti completi per controllare con chi e come il ragazzo interagisce e quali contenuti può vedere, paragonabili a quelli di Roblox e in alcuni casi più avanzati (ad es. la registrazione audio temporanea della chat vocale per eventualmente segnalare abusi (Parental Controls)). È importante che i genitori sfruttino queste opzioni, dato che Fortnite per sua natura spinge molto al gioco di squadra e alla comunicazione.

Interazione con sconosciuti: Durante una partita standard di Fortnite Battle Royale, il ragazzo potrebbe trovarsi in squadra con amici oppure con compagni casuali (ad esempio giocando Duo/Squad con fill, il matchmaking riempie la squadra con altri giocatori casuali se non si è un team completo). La chat vocale è il mezzo principale di comunicazione in Fortnite: consente di parlare in tempo reale con i compagni di squadra. Se non configurato diversamente, un 11-13enne potrebbe quindi parlare con degli sconosciuti in squadra (spesso coetanei, ma talvolta adulti) e ovviamente ascoltare ciò che essi dicono. Questo apre al rischio di sentire linguaggio volgare, urla arrabbiate o anche insulti diretti (il fenomeno della tossicità online). Fortnite non ha invece una chat vocale globale con tutti i 100 giocatori (quindi non si viene esposti a tutta la lobby, solo alla propria squadra). È possibile anche disattivare manualmente la chat in qualunque momento: ad esempio il ragazzo o il genitore può mutare altri giocatori molesti, o togliere l’audio del voice chat se la conversazione degenera. Per i messaggi testuali, Fortnite Battle Royale non ha un chat testuale aperta in partita – comunica per frasi preimpostate (ping, segnali, o chat testuale limitata solo ai membri del gruppo su certe piattaforme). Tuttavia, in modalità Creativa o nel lobby hub, esiste una chat testuale che mostra messaggi degli altri presenti, ma è meno usata. La maggior parte dell’interazione scritta avviene tramite la lista amici Epic (si possono inviare messaggi diretti a amici Epic) o tramite le funzionalità della piattaforma (es. chat della console). In ogni caso, la via principale con cui un estraneo interagisce è la voce. Anche qui, comunque, i genitori tramite i controlli possono restringere la chat vocale ai soli amici o disabilitarla, evitando che il figlio parli con sconosciuti (Parental Controls) (Parental Controls). Un altro aspetto social: dopo un match, giocatori sconosciuti possono inviarsi richieste di amicizia attraverso il sistema Epic. Un ragazzo potrebbe ricevere amicizie da perfetti estranei incontrati casualmente in una partita. Una volta accettata l’amicizia, questi potranno vedere quando il ragazzo è online e inviargli messaggi o inviti. È quindi opportuno stabilire regole chiare: ad esempio, accettare solo amicizie di persone conosciute nella vita reale. I genitori possono anche monitorare o limitare questa lista amici. In Fortnite non esistono “server pubblici” persistenti non moderati come in Roblox/Minecraft; le partite sono istanziate e controllate dai server ufficiali di Epic, quindi non c’è rischio di finire in ambienti totalmente fuori controllo – il contesto è sempre quello di una partita ufficiale o di un’isola creativa la cui pubblicazione è stata approvata (vedi sezione successiva). Resta però fondamentale educare i ragazzi al comportamento online: anche in un gioco moderato come Fortnite, ci possono essere episodi di cyberbullismo o comportamenti scorretti (ad esempio compagni di squadra che offendono se si gioca male). Fortunatamente, Epic fornisce strumenti di segnalazione in-game per denunciare utenti molesti, che possono portare a sanzioni (ban temporanei o permanenti) per chi viola il codice di condotta.

Contenuti degli utenti: Fino a qualche anno fa, Fortnite offriva solo contenuti creati dagli sviluppatori stessi (Epic Games). Oggi, con la modalità Creativa e UEFN, anche Fortnite ha una mole crescente di contenuti creati dagli utenti. Questo include minigiochi, percorsi di parkour, simulazioni di altri giochi, ecc. La differenza rispetto a Roblox è che Epic modera e approva ogni contenuto utente prima che diventi pubblico: ogni “isola” pubblicata passa attraverso filtri automatici e revisione umana per assicurare che rispetti le regole e sia adatta al pubblico di Fortnite (A Parents’ Guide to Fortnite). Inoltre, Epic impone che nessun contenuto superi la classificazione Teen (13+) all’interno di Fortnite (A Parents’ Guide to Fortnite). In pratica, se un creatore provasse a inserire elementi da 18+, la mappa non verrebbe autorizzata. Ogni esperienza viene etichettata con un rating (es. E (Everyone), E10+, T (Teen)) e questo rating è visibile ai giocatori prima di avviarla (A Parents’ Guide to Fortnite). Ad esempio, LEGO Fortnite (un’isola a tema LEGO annunciata) può avere rating E10+, mentre un deathmatch con armi sarà Teen. I genitori, come detto, possono usare queste etichette per bloccare l’accesso a contenuti oltre una certa soglia (A Parents’ Guide to Fortnite). Contenuti inappropriati dunque in Fortnite potrebbero teoricamente presentarsi se qualcosa sfugge alla moderazione o se è considerato accettabile per Teen ma il genitore lo ritiene non adatto al proprio figlio undicenne. Ad esempio, potrebbero esserci isole horror con atmosfera spaventosa (ma comunque senza violenza estrema) accessibili a tutti finché classificate Teen. Oppure minigiochi che simulano sparatorie più realistiche all’interno del mondo Fortnite. In generale però, la maggior parte dei contenuti utente su Fortnite rientra in categorie di gioco innocue o simili al gioco base (sparatorie cartoon, gare, esplorazione). Fortnite Battle Royale stesso di default ha già “scene frequenti di violenza moderata” (sparare con armi da fuoco ad altri giocatori, anche se in chiave fumetto) (What is Fortnite? Safety guide for parents | Internet Matters). Non sono presenti sangue, smembramenti o riferimenti sessuali. Alcune skin mostrano personaggi armati o dall’aspetto più cupo, ma nulla di erotico o davvero horror (anche le collaborazioni con franchise di film horror sono edulcorate dallo stile Fortnite). In conclusione, su Fortnite il contenuto inappropriato generato da utenti è relativamente limitato grazie alla moderazione di Epic – il rischio maggiore in termini di contenuti resta il comportamento degli altri giocatori (linguaggio forte in chat, eventuali molestie verbali). Da notare che Epic ha introdotto un sistema di “voice reporting”: se la chat vocale è attiva, l’audio viene registrato localmente a rotazione di 5 minuti e può essere inviato al team di sicurezza solo se un giocatore effettua una segnalazione; questo aiuta a verificare abusi verbali (Parental Controls). Anche questo è un segnale dell’attenzione alla sicurezza.

Classificazione PEGI: Fortnite Battle Royale è ufficialmente PEGI 12. Il PEGI 12 è dovuto alle frequenti scene di violenza moderata di tipo cartoonesco (What is Fortnite? Safety guide for parents | Internet Matters). Il gioco infatti rientra nella fascia teen: sparatorie e esplosioni costanti, ma con stile fumettistico e senza rappresentazione realistica delle conseguenze. In Europa la classificazione è curata dal VSC (Video Standards Council) che conferma il PEGI 12 con descrittore “violenza moderata” (What is Fortnite? Safety guide for parents | Internet Matters). Negli Stati Uniti, come riferimento, l’ESRB assegna Fortnite a T (Teen 13+) (What is Fortnite? Safety guide for parents | Internet Matters), quindi sostanzialmente equivalente a PEGI 12. Questo significa che non sarebbe ufficialmente consigliato ai minori di 12 anni. Tuttavia, è risaputo che molti preadolescenti giocano a Fortnite anche sotto l’età consigliata. Sta al genitore valutare la maturità del ragazzo: a 11-13 anni molti sono perfettamente in grado di gestire i contenuti di Fortnite (spari e competizione) senza turbamenti, specie se hanno già familiarità con cartoni animati d’azione. Apple App Store lo etichetta 12+ per “Violenza a cartoni/fantasy frequente o intensa”. È importante segnalare che con l’introduzione dei contenuti creati dagli utenti, Fortnite ha aggiunto un descrittore aggiuntivo (“Diverse Content: Discretion Advised”) per indicare che la piattaforma contiene una varietà di esperienze per varie fasce di età (A Parents’ Guide to Fortnite). In altre parole, Fortnite è principalmente PEGI 12, ma al suo interno potrebbero esserci minigiochi classificati PEGI 7, PEGI 12, ecc., tutti comunque sotto PEGI 16 perché Epic non permette di superare il Teen. Un genitore può dunque stare ragionevolmente tranquillo che non compariranno mai in Fortnite contenuti da 18+, ma dovrebbe comunque utilizzare le impostazioni per assicurarsi che il figlio acceda solo a ciò che è adatto alla sua età specifica (es. magari un 11enne sensibile potrebbe essere spaventato da un’isola horror pur se PEGI 12).

Note: Le classificazioni PEGI si riferiscono al contenuto di gioco offline/predefinito. Tutti e tre i titoli includono interazioni online non classificate, che possono esporre i minori a rischi ulteriori (linguaggio, comportamenti) se non adeguatamente supervisionati. Per questo è essenziale combinare le misure tecniche (controlli parentali, filtri, impostazioni di privacy) con la educazione dei ragazzi a un uso responsabile e la comunicazione aperta con i genitori. Con le dovute precauzioni, Roblox, Minecraft e Fortnite possono essere fruiti in modo sicuro anche dagli 11–13enni, trasformandosi in esperienze divertenti e socializzanti adatte alla loro età.

Fonti: Siti ufficiali dei giochi e guide per genitori (Roblox Corp, Epic Games), enti di classificazione PEGI/ESRB, e organizzazioni per la sicurezza online come Internet Mattersinternetmatters.orginternetmatters.orginternetmatters.org. Abbiamo privilegiato informazioni aggiornate e verificate sulle funzionalità di sicurezza di ciascuna piattaforma.

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